
Principali patologie trattate
La cistite è un’infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica in genere associata a un’infezione batterica. Meno spesso a scatenarla possono essere l’assunzione di farmaci o molecole irritanti come prodotti per l’igiene intima o gel spermicidi.
Il prolasso vescicale o cistocele è una condizione medica della donna caratterizzata dalla discesa della vescica dalla sua sede naturale, verso la vagina. A volte la vescica può arrivare a sporgere nella vagina ed è associato a un indebolimento del tessuto di supporto presente fra i due organi.
La disfunzione erettile (DE) è definita come la costante incapacità a raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente. La disfunzione erettile viene classificata in psicogena e organica, anche se frequentemente la DE riconosce una causa mista (organica-psicologica).
La prostata è una ghiandola dell’apparato urogenitale atta alla produzione del secreto prostatico, un fluido che durante l’eiaculazione, nell’uretra, si mescola con lo sperma proveniente dai testicoli per dare origine al liquido seminale.
La prostatite, acuta e cronica, è una malattia infiammatoria della prostata e interessa prevalentemente gli uomini sotto i cinquant’anni di età. Si tratta di una patologia che spesso si manifesta con difficoltà nella minzione, bruciori, iperpiressia e/o a fastidio o dolore perineale (anale, perineale, penieno-uretrale).
Le infezioni delle vie urinarie, note anche con la sigla IVU, si verificano quando i batteri, penetrando attraverso l’uretra (il condotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno) proliferano e si moltiplicano nelle vie urinarie. Sono disturbi piuttosto frequenti. Nonostante possano svilupparsi in tutti i soggetti, senza distinzioni di sesso ed età, si verificano con frequenza maggiore nelle donne.
I testicoli sono gli organi maschili preposti alla produzione degli spermatozoi e di alcuni ormoni. Il tumore del testicolo è una neoplasia rara, tuttavia è una delle più frequenti nei giovani. Il cancro si sviluppa in seguito a un’alterazione nelle cellule del testicolo, che provoca una crescita incontrollata delle stesse di determinando la formazione di una massa. La maggior parte dei tumori del testicolo originano dalle cellule germinali, che danno origine agli spermatozoi.
La sterilità è la situazione di una coppia eterosessuale in cui uno o entrambi i membri della stessa sono affetti da una condizione fisica, ormonale o genetica permanente che non rende possibile il concepimento. Questo si verifica in caso di azoospermia, di menopausa precoce o di assenza di utero congenita.
La prostata è una ghiandola presente solo negli uomini, che ha il compito principale di produrre e immagazzinare il liquido seminale rilasciato durante l’eiaculazione. È situata davanti al retto, al di sotto della vescica, e avvolge l’uretra, il piccolo canale deputato al trasporto dell’urina.
Il tumore della prostata è uno dei più comuni tra gli uomini, e il rischio è direttamente correlato all’età: se a 50 anni circa 1 uomo su 4 presenta cellule cancerose nella prostata, a 80 anni questa condizione riguarda 1 uomo su 2. Un ingrossamento di questa ghiandola (che in condizioni normali ha le dimensioni di una noce) non è necessariamente indice della presenza di un tumore: si può infatti avere una proliferazione fisiologica del tutto benigna e, anche in caso di presenza di cellule maligne, la crescita può essere così lenta da non costituire un pericolo. Il tumore alla prostata cresce in genere lentamente, senza diffondersi al di fuori della ghiandola. Esistono tuttavia anche forme più aggressive, nelle quali le cellule malate invadono rapidamente i tessuti circostanti e si diffondono anche ad altri organi.
L’incontinenza urinaria è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina. Si tratta di una situazione di estremo disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale, che colpisce in prevalenza le donne. L’incontinenza urinaria, che è anche maschile, si contraddistingue per la perdita di urine occasionale, ad esempio dopo un colpo di tosse o uno starnuto, o per la presenza di uno stimolo a urinare improvviso. Entrambe le condizioni hanno origine in una probabile disfunzione del pavimento pelvico, l’area del bacino in cui è presente un delicato equilibrio tra ossa, muscoli e nervi, che si può alterare per diverse cause.
La vescica è l’organo che ha il compito di raccogliere l’urina filtrata dai reni. Nella maggior parte dei casi, il tumore alla vescica ha inizio nelle cellule che compongono il suo rivestimento interno. Le cause di questa malattia non sono sempre chiare: lo sviluppo del tumore è stato messo in relazione, ad esempio, con il fumo, le infezioni da parassiti, l’esposizione alle radiazioni e a sostanze chimiche. Quel che è certo è che la neoplasia si presenta quando alcune cellule della vescica smettono di funzionare correttamente e iniziano a crescere e a dividersi in maniera incontrollata, arrivando a formare il tumore. Esistono diversi tipi di tumori alla vescica:
- il carcinoma a cellule di transizione è il più diffuso e nasce nelle cellule che compongono il rivestimento interno dell’organo
- il carcinoma squamoso primitivo colpisce le cellule squamose, è raro e sembra particolarmente legato alle infezioni da parassiti
- l’adenocarcinoma ha inizio nelle cellule delle ghiandole presenti nella vescica e costituisce una forma molto rara.
Il tumore della vescica consiste nella trasformazione in senso maligno delle cellule che rivestono la superficie interna della vescica stessa, ovvero l’organo che raccoglie l’urina filtrata dai reni, prima di essere eliminata dal corpo.
La calcolosi, detta anche litiasi, è una delle più comuni e antiche malattie delle vie urinarie. Tale patologia è caratterizzata dalla presenza di piccoli sassolini, calcoli appunto, lungo il decorso delle vie urinarie.
Le malattie sessualmente trasmissibili (MST), dette anche infezioni sessualmente trasmesse (IST) sono infezioni che si trasmettono per contagio diretto tramite contatto sessuale. Sono in genere causate da batteri, virus e protozoi che passano da un individuo all’altro mediante il passaggio, attraverso le mucose, di liquidi biologici infetti. Queste patologie possono colpire gli organi genitali o altri organi e apparati.
Le più comuni sono:
- candida;
- clamidia;
- condiloma;
- epatite B o C (HBV o HCV);
- gonorrea;
- herpes genitale (HSV);
- HIV-Aids;
- papilloma virus (HPV);
- piattole;
- scabbia;
- sifilide;
- tricomoniasi
L’ipertrofia o iperplasia prostatica benigna (BPH o IPB) è una patologia caratterizzata dall’ingrossamento della ghiandola prostatica. L’aumento di volume della prostata è legato a un aumento del numero di cellule prostatiche epiteliali e stromali e alla formazione di noduli.
L’infertilità femminile viene accertata quando una donna non riesce ad ottenere una gravidanza dopo 1-2 anni di rapporti intenzionalmente fertili, pur essendo teoricamente possibile per lei concepire ed avere un bambino. Si calcola che possa interessare il 15% circa delle donne.
L’avanzare dell’età è strettamente connessa alla perdita di capacità riproduttiva della donna (a 30 anni la possibilità di concepire per ciclo fertile è intorno al 30-40%. Questa possibilità è ridotta al 10% a 40 anni).
La calcolosi, detta anche litiasi, è una delle più comuni e antiche malattie delle vie urinarie. Tale patologia è caratterizzata dalla presenza di piccoli sassolini, calcoli appunto, lungo il decorso delle vie urinarie.
La formazione di calcoli è la conseguenza del medesimo processo chimico che comporta la precipitazione dello zucchero nella tazzina di caffè: se una sostanza contenuta nelle urine è più concentrata del normale, dando origine alla cosiddetta sovra-saturazione, rischia di precipitare e formare cristalli che fondendosi tra loro nel fondo dei calici renali formano appunto i calcoli, dal latino calculus (sassolino). Questo non avviene nei soggetti sani perché nelle urine ci sono delle sostanze che contrastano in maniera efficace la cristallizzazione, fondamentalmente citrati.
I tumori dell’alta via escretrice sono tumori originati dallo strato di cellule che riveste tutta la via urinaria (bacinetto renale, uretere, vescica e primo tratto di uretra). Tuttavia, si sviluppano solo nel bacinetto renale e nell’uretere. Ogni anno si verificano 2 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. I tumori dell’alta via escretrice rappresentano il 10% dei tumori uroteliali (il restante 90% sono vescica e uretra) i quali a loro volta sono al quarto posto come frequenza dopo prostata, mammella, polmone e neoplasie colo-rettali. Come per i tumori della vescica, possono essere “superficiali” o “infiltranti”, a seconda che interessino gli strati più superficiali o profondi. Possono dare metastasi localmente o a distanza (fegato, polmone ossa). Colpiscono più frequentemente gli uomini rispetto alle donne.





